Come già detto ieri, il globo rappresentato nella scena “Blue Levitating Marble” è basato su un tutorial molto dettagliato pubblicato da Andrew Price qui.

Ai materiali descritti nel video ho introdotto alcune modifiche: in particolare ho modificato l’atmosfera, che, per una ottimizzazione in fase di calcolo, aveva un contorno netto; con le modifiche introdotte essa avrà un contorno più sfumato.

Iniziamo creando un nuovo materiale ed assegnandolo alla sfera che rappresenta la nostra atmosfera; cancelliamo il nodo diffuse ed aggiungiamo un nodo emitter da collegare al material output Volume.

Per sfumare il bordo dell’atmosfera occorre un nodo gradient spherical; andremo ad inserire tale nodo in una catena che permetterà di controllare la corretta posizione, il “decadimento” della sfumatura e l’intensità complessiva; potete vedere qua sotto la catena completa.

A questo punto riattiviamo la Terra per verificare l’effetto finale.

Mmm… osservando la porzione illuminata dal sole, a destra, possiamo osservare un risultato abbastanza soddisfacente; nella parte non illuminata, a sinistra, il risultato è invece irreale (l’atmosfera non illuminata non si dovrebbe percepire); questo è dovuto all’utilizzo del nodo emitter.

Dopo varie prove, ho ottenuto un risultato altrettanto soddisfacente andando ad inserire un altro nodo gradient, questa volta linear, che permetterà di controllare il passaggio da una atmosfera illuminata e visibile ad una atmosfera al buio e non visibile; la catena completa di nodi è qui sotto.

Per rendere ancora più realistico l’effetto, possiamo intervenire sul materiale della terra per aumentarne, ai bordi, la componente azzurra dovuta alla presenza dell’atmosfera stessa; basterà mixare la diffuse texture con il blu utilizzato precedentemente nell’atmosfera, utilizzando come fattore di mix un nodo layer weight; qui sotto la combinazione di nodi.

Per meglio notare la sottile differenza, ho preparato questa gif animata.

Quest’ultimo ritocco può eventualmente essere effettuato, allo stesso modo, anche al materiale delle nuvole.

L’atmosfera così creata deve essere “imparentata” (Ctrl+P) con la sorgente luminosa in maniera tale da ruotare su sè stessa e seguirne i movimenti.

A questo punto non ci resta che effettuare l’elaborazione finale.