Il settore delle energie da fonti rinnovabili è in continua evoluzione ed offre nuove soluzioni tecnologiche in grado di migliorare i rendimenti di produzione: un esempio in tal senso sono i pannelli fotovoltaici “double face” o bifacciali.
I pannelli solari fotovoltaici “tradizionali” trasformano in elettricità la radiazione solare diretta, sfruttando quindi il lato esposto direttamente al sole. L’azienda israeliana bSolar ha pensato di sfruttare anche il lato inferiore del pannello per intercettare la radiazione indiretta (es. luce riflessa dagli altri componenti del tetto) e diffusa (luce ambientale) ed aumentare così la quantità di energia complessiva prodotta: per fare ciò, il pannello bifacciale è dotato sul lato posteriore di un BSF (Back Surface Field) in boro anzichè del classico BSF in alluminio.
La quantità di energia producibile dalla radiazione indiretta è inferiore a quella producibile dalla radiazione diretta; tuttavia permette, secondo la ditta israeliana, un miglioramento delle prestazioni di un valore variabile tra il 10% ed il 30% per kWh installato su tetto o terreno e di un valore variabile tra il 30% ed il 50% per installazioni verticali (es. facciate e barriere anti-rumore).
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