Completato lo scheletro della “Nziddha”, nella terza giornata del laboratorio di autocostruzione del concorso di idee “Nidificare i Paduli 2015” abbiamo realizzato gli elementi di… finitura del rifugio: sotto la guida del maestro “Uccio” Mariano abbiamo prima predisposto il piano di riposo fatto in canne “Arundo Donax”, poi siamo passati alla realizzazione dell’intreccio esterno, realizzato in polloni di ulivo.
Nella quarta giornata, durante le fasi di completamento dell’intreccio della prima “Nziddha”, abbiamo iniziato i lavori di realizzazione del secondo esemplare del rifugio: forti dell’esperienza del primo, abbiamo introdotto delle piccole varianti alla realizzazione dello stesso.
Questa la cronaca tratta da abitareipaduli.com
Continua il workshop nell’Oliveto Pubblico. Dopo due giorni di ulteriore lavoro, i rifugi cominciano a materializzarsi.
Gianni Mariano ci ha consegnato un carico di lunghi succhioni di ulivo, che sono stati assemblati insieme ai fasci di Arundo donax per dare forma alla sezione superiore dell’Osservatorio dei sogni.
Nel frattempo Uccio Mariano ha continuato a insegnare le tecniche tradizionali dell’intreccio. Si è quindi terminata la prima Nziddha, che adesso pende dal grande ramo a cui è stata appesa, e si è iniziato a realizzare la seconda, posizionata sotto un albero a pochi metri di distanza.
Durante la pausa, i partecipanti al workshop, seduti lungo la tavolata che si distribuisce di fronte la caseddha, si sono ristorati grazie alle ricette proposte dal Laboratorio del Gusto, tra involtini di melanzane e peperoni, parmigiane di zucchine o polpette di ceci, con le incursioni pomeridiane di Rocco, che ci ha rifocillato con coppe di frutta fresca.
Alcune foto delle giornate fatte da VHS – Visual High Solutions di Alberto Caroppo e Francesco Buccarelli:
Credits:
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- Parco Paduli (Facebook)
- VHS – Visual High Solutions di Alberto Caroppo e Francesco Buccarelli