Entro il prossimo 13 agosto, gli Ordini Professionali dovranno adeguare i propri regolamenti a quanto previsto dal decreto-legge n. 138/2011, convertito dalla legge n. 148 del 2011.
Fermo restando l’esame di Stato per l’accesso alle professioni regolamentate, il provvedimento detta nuove disposizioni atte a garantire l’esercizio dell’attività secondo i principi di libera concorrenza, la presenza diffusa dei professionisti su tutto il territorio nazionale, la differenziazione e pluralità di servizi offerti agli utenti.
In particolare, l’art.3 comma 5 detta una serie specifica di principi cui gli Ordini Professionali dovranno adeguare i propri regolamenti, e cioè:
- libertà di accesso alla professione ed impossibilità di costituire “numeri chiusi”, cioè limitazioni territoriali al numero di professionisti abilitati all’esercizio di una determinata professione, salvo ragioni di interesse pubblico;
- obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente;
- regolamentazione del tirocinio, al fine di garantire l’effettivo svolgimento dell’attività formativa;
- pattuizione del compenso professionale tra le parti al momento del conferimento dell’incarico, anche in deroga alle tariffe professionali;
- obbligo per il professionista di stipulare idonea assicurazione, a tutela del cliente, per i rischi professionali;
- previsione di organismi disciplinari (commissioni deontologiche) separati da quelli di natura amministrativa (consigli degli ordini);
- libertà per il professionista di pubblicizzare la propria struttura, le prestazioni svolte ed i relativi compensi richiesti.
Per saperne di più:
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