La Riforma del Lavoro ha ottenuto il via libera definitivo con il voto di fiducia alla Camera; la riforma comprende anche le norme che regolano la lotta alle finte partite iva: saranno considerati, infatti, rapporti di collaborazione coordinata e continuativa le prestazioni lavorative nelle quali ricorrono almeno due dei seguenti presupposti :
- durata della collaborazione di oltre 8 mesi in un anno;
- il corrispettivo derivante dalla collaborazione corrisponda a più dell’80% del totale fatturato dal professionista;
- la presenza di una postazione fissa all’interno della struttura.
Saranno esclusi dall’obbligo di assunzione i collaboratori che:
- svolgono prestazioni connotate da competenze teoriche di grado elevato acquisite attraverso significativi percorsi formativi oppure da capacità tecnico/pratiche acquisite attraverso rilevanti esperienze maturate nell’esercizio concreto dell’attività;
- hanno un reddito annuo da lavoro autonomo maggiore di €18.000,00 annui;
- sono iscritti agli ordini professionali, registri, albi, ruoli o elenchi, se l’attività svolta presuppone l’obbligo di iscrizione.
Le norme si applicano ai rapporti instaurati dopo l’entrata in vigore della legge; per i rapporti di lavoro in corso ci saranno 12 mesi di tempo per consentire l’eventuale regolarizzazione.
Per saperne di più:
- Fiducia sulla riforma del lavoro, ok alle regole soft sulle Partite Iva
- Riforma del lavoro: dalle nuove norme sui licenziamenti ai contratti a tempo
Leave a reply