La Torre dell’Orologio
Antichissima sede degli uffici municipali, l’orologio della faccaita ha segnato il tempo per la comunità polignanese prima con la meridiana e poi con l’orologio meccanico di antica fattura. La nascita dell’edificio si fa risalire al 1565. Un’epigrafe, dedicata al Santo protettore della città (“S.Vito avvocato e protettore prega Gesù per noi“), è posta sotto il cornicione superiore. La statua del Santo è collocata in una nicchia nella parte alta della facciata. I locali del palazzo erano adibiti a diversi usi: a piano terra vi erano i “magazeni”, per conservare vettovaglie di prima necessità, con sottostanti piscine d’olio; i locali retrostanti erano adibiti a carceri. Il palazzo restò sede del Comune fino al 1805, oggi invece, è di proprietà privata.
Il Palazzo Vescovile
Il palazzo si compone di pianterreno con locali adibiti ad uffici ed attività commerciali, tutti aventi accesso da Piazza Vittorio Emanuele II e di un primo e secondo piano per uso abitazioni con acceso da via Gelso. L’edificio è costituito da muratura e volte di copertura in conci di tufo, salvo alcuni vani dell’ultimo livello con copertura piana con solaio latero-cementizio. I prospetti si presentano con linee molto semplici, con una piccola cornice modanata marcapiano al primo livello mentre la cornice di chiusura del secondo livello si presenta molto più aggettante. Le pareti esterne risultano tinteggiate a latte di calce, gli infissi esterni tutti in legno sono costituiti da persiane ai piani abitati e da portoni ai locali a piano terra.
